Un punto di troppo Banca Cras Cus Siena Rugby cede di misura con Cus Ferrara (15-16)
Si è deciso tutto all’ultimo istante. 80’ di gioco, la partita, iniziata a spron battuto è pian piano calata di ritmo. Il Cus Siena, sotto di un punto (15-16), cerca disperatamente di far sua la partita. Si sviluppa un raggruppamento poco oltre la meta campo: un ferrarese commette un’infrazione e Fazio lo punisce assegnando una punizione ai senesi. Giacomo Donati si prepara a calciare. La posizione è abbastanza centrale ma distante (oltre 40 metri). Sul campo scende il silenzio. La palla s’innalza e qualcuno grida. Sono i giocatori del Cus Ferrara. Il calcio è uscito di poco, 40 cm, ma è uscito. Fazio fischia. E’ finita con la vittoria, di misura ma meritata, degli ospiti. Ma partiamo dall’inizio. Si gioca su un campo, causa pioggia, in condizioni ancora peggiori del solito. Il Cus Ferrara, com’è sua abitudine, inizia ventre a terra, piantando le tende nella metà campo senese. E’ una squadra dotata di ottimi elementi, che dispone di una mischia possente e di backs ben strutturati e tecnicamente abili. Come ariete dispone di un’ottima terza centro, Boccardi, che più volte tenta di sfondare la linea difensiva senese, impegnandola severamente. La supremazia non dà però molti frutti grazie agli ottimi placcaggi dei bianconeri. Al 10’ Sestini deve rimediare con i piedi, alla maniera di un calciatore, per sbattere fuori un’insidiosa rasoiata che aveva superato la prima linea difensiva. Solo al 15’ il risultato si sblocca: i senesi commettono fallo e Rossi trasforma la punizione (0-3). Ferrara cala un attimo il suo ritmo indiavolato e il Cus Siena ne approfitta al meglio, cogliendo con Mondet, dalla piazzola, due centri (17’ e 23’) che la portano in vantaggio. I bianconeri, che ancora non sono entrati nei 22 avversari, si portano così avanti nel punteggio. Ovviamente Ferrara non ci sta e imprime un’ulteriore frustata alla partita: al 26’ Boccardi trova un varco, il primo vero, avvicinandosi minacciosamente alla linea di meta senese, ma viene arginato. Passa un minuto e l’ala Dani, liberata lungo l’out da una serie di eleganti passaggi in linea, schiaccia in meta, riportando il Cus Ferrara in vantaggio (6-8). La partita vede la sua fase più spettacolare - nonostante il pessimo terreno di gioco - le due squadre si combattono a viso aperto. Al 33’ i bianconeri liberano con una bella azione Gaggelli sul settore destro ma l’ala, lanciata in piena velocità, perde il controllo dell’ovale; un minuto dopo il caparbio Mura calcia una palla vagante in avanti costringendo l’ottimo estremo Giudici a un affannoso recupero. Mura, fin qui uno dei più tonici, s’infortuna ed esce. Banca Cras paga però questo momento di vitalità; negli ultimi minuti deve difendersi con molto affanno per non subire mete; e concede due piazzati a Rossi che ne mette a segno solo uno al 39’ (6-11). Nella ripresa le due squadre utilizzano l’arma del calcio tattico molto di più di quanto abbiano fatto nella prima parte. Nella lotta di trincea l’orgoglio della squadra di Biagioli si fa sentire. I bianconeri sfruttano al meglio tutto ciò che ottengono. L’ispirato Mondet mette così a segno tre calci di punizione (2’, 5’ e 17’, questo da posizione angolata) che riportano i padroni di casa in vantaggio per 15-11. La reazione di Ferrara, ancora una volta, fa male. Passano tre minuti e da una touche gli ospiti muovono la palla creando un soprannumero che porta l’estremo Giudici a schiacciare plasticamente in meta. Rossi, caso raro, prende la traversa sulla trasformazione (15-16). Banca Cras deve rimontare un solo punto. Intorno al 25’ i bianconeri, incitati da Biagioli, danno il meglio, con una serie di attacchi ripetuti. Prima Sestini, uno dei migliori, poi Gaggelli caricano furiosamente la difesa avversaria che comunque tiene. Mancano ancora 15 minuti, ma il carburante, dopo tanta lotta, comincia a scarseggiare da entrambe le parti. Gli errori tecnici cominciano a diventare numerosi e la partita sembrerebbe spegnersi. Fino al 39’ quando, caparbiamente Banca Cras riesce a procurarsi il calcio di punizione che Donati mette, sia pure di poco, a lato. Pur rocambolesco, il successo del Cus Ferrara è meritato. La compagine allenata da Fabbri, pur con alcune piccole pause, ha mostrato un pack solidissimo che – caso raro – non di rado ha fatto faticare quello bianconero; e una linea arretrata elegante e potente. Al deluso Cus Siena, che deve riflettere su qualche errore di troppo e su qualche fallo evitabile, rimane la consapevolezza che qualunque avversario, anche il più titolato, è alla sua portata. Stasera non è bastato, ma non è neppure poco.
Gabriele Maccianti
CUS SIENA RUGBY: Sestini; Gaggelli, Carmignani, Barone, Mura; Mondet, Pieri; Dupré, Benigni, Mazzuoli; Maestrini, Montarsi; Giambi, Pucci, Pezzuoli.
CUS FERRARA: Giudici; Bondi, Bregoli, Bernobi, Dani; Susa, Rossi; Boccardi, Bonetti, Fagagnolo; Fagioli, Cavallini; Ippolito, Marchini, Tenani. NOTE: A disposizione per Siena: Terrero Pena, Mozzini, Faleri, Bocci, Mariano, Chiantini, Donati (tutti entrati nella ripresa). ARBITRO: Fazio (Vicchio)
SEGNATURE: PT. Rossi (F) cp. 15’; Mondet (S) cp. 17’ e 23’; Dani (F) m. 27’; Rossi (F) cp 39’. ST. Mondet (S) cp. 2’, 5’ e 17’; Giudici (F) m. 20’.
Un bel match compromesso in parte dal pessimo terreno di gioco
di Paolo Galardi
I gialloneri ferraresi partono molto forte utilizzando la mischia come punto focale di ogni azione offensiva, una mischia molto efficace sia nelle ruck che nelle maul, tanto quanto nelle mischie ordinate. Gli avanti senesi non riescono ad arginare, se non in qualche occasione, gli avversari emiliani ma, aiutati anche dai tre quarti, mantengono salda l’azione difensiva. La pressione di Ferrara è costante per tutta la frazione, e il Cus Siena deve utilizzare molto il piede per liberare la propria difesa e guadagnare porzioni di campo. Dopo l’intervallo il ritmo cala, si assiste a frequenti cambi di fronte, la mischia bianconera inizia a farsi sentire, mentre i tre quarti avversari continuano a imporre il proprio ritmo alla gara. Il terreno e la fatica fanno commettere qualche errore di troppo nell’uso della palla a entrambe le squadre. Per questo, e per guadagnare metri facilmente, entrambe le formazioni si affidano al piede dei propri calciatori.