Banca CRAS CUS Siena Rugby confuso cede in casa contro Terni (5-10)
Da rivedere l'intera impostazione per i ragazzi di Biagioli

La partita sembra iniziare nel migliore dei modi. Passano solo 30” e Barone si infila in profondità in un largo corridoio: forse basterebbe un sostegno a ridosso per muovere subito il punteggio, ma quando il capitano passa la palla, a non più di 20 metri dalla linea di meta umbra, non trova nessuno a raccogliere l’ovale. L’azione sfuma e anche l’impressione che il match possa riservare agli spettatori convenuti al Campo dell’Acquacalda un piacevole pomeriggio si rivela fallace. Le due squadre giocano sotto ritmo e compiono anche diversi errori. Uno di questi si rivela determinante, in negativo, per il Cus. Al 7’, sugli sviluppi di un’azione nata sul settore destro, il centro Borghetti trova un canale libero, vi si infila, prende velocità, resiste al tardivo placcaggio senese, e schiaccia in meta nei pressi dei pali. Angelini trasforma (0-7). Il passivo sembra scuotere i bianconeri, che piantano le tende nella metà campo rossoverde. Pur senza disporre di idee molto chiare, i senesi vanno due volte vicini alla meta, prima con Mondet che vede una clamorosa superiorità sulla destra (tre contro zero) e tenta un calcio passaggio che non viene raccolto per poco; poi con Carmignani che, al termine di una sontuosa progressione in velocità viene trascinato fuori del campo a due metri dalla linea bianca (19’). La pressione si concretizza un minuto dopo, quando sugli sviluppi della touche, i senesi riconquistano la palla e con una maul avanzante permettono al tallonatore Pucci di segnare (20’, 5-7). L’importante, ma non agevole, calcio di trasformazione che riporterebbe la partita in parità viene fallito di poco da Mondet. Il match cala di intensità, e Terni ne trae vantaggio. La squadra umbra non dispone di molte varianti al suo gioco, ma fa bene, e con ordine, ciò che conosce. Gioca con concentrazione, copre il campo sufficientemente bene il campo, è molto reattiva nei raggruppamenti e contesta e dispone di una discreta touche. La sua apertura, Lamanna, dispone di un calcio incisivo. Per stasera possono bastare contro un Cus che, col passare dei minuti, diventa sempre più nervoso non riuscendo a concretizzare la sua superiorità territoriale. Sarebbe sufficiente anche un lampo, come al 36’ quando Gembal vede una supremazia (ancora sulla destra): ma ancora una volta il calcio-passaggio si rivela troppo lungo oppure come al 40’ quando Redzic prende la palla in velocità, travolge la linea difensiva e passa a Gaggelli che perde la palla subendo un placcaggio irregolare. La punizione, giocata in touche, non dà esiti. L’impressione che la partita abbia imboccato una strada poco agevole viene confermata ancora di più dalla ripresa. I bianconeri, che devono rimontare due punti, non riescono a trovare un filo conduttore per le loro azioni, consentendo agli attenti umbri di chiudere i varchi. Anche la lunga pausa di quattro settimane si fa sentire. Il secondo tempo si trascina in una lunga serie di azioni interrotte da errori, a volte anche banali, di controllo di palla che spezzano il ritmo e rendono i giocatori sempre più nervosi e fallosi. Al 10’ gli umbri strappano un calcio dai trenta metri che Angelini mette a segno (5-10) allungano ulteriormente la distanza nel punteggio. Lo stillicidio di mischie si rivela usurante per il pack umbro, che vacilla sempre più fino a crollare più volte senza che l’arbitro Pecorario, anch’egli in giornata non eccelsa, prenda alcun provvedimento. Solo al 16’ con Carmignani, e tre minuti dopo con Sestini, Siena pare avere il guizzo capace di ribaltare il match. Ma non accade. Anzi, al 34’ Terni potrebbe chiudere l’incontro ma Angelini prende il palo su un calcio punizione. Neppure questo episodio riesce a scuotere l’inerzia del match che gli umbri portano a casa meritatamente. La peggiore prova dei senesi da un paio di anni a questa parte. Davvero un dispiacere per il pubblico, davvero numeroso, che ha assistito alla partita. Questa prova del crescente radicamento della palla ovale a Siena è l’unico elemento positivo della giornata.

Gabriele Maccianti

Banca Cras Cus Siena Rugby – Terni Rugby 5 -10 (5-7)

Cus Siena: Sestini; Movileanu, Carmignani, Barone, Gaggelli; Mondet, Gembal; Maestrini, Benigni, Perna; Faleri, Montarsi; Pezzuoli, Pucci, Redzic. All. Biagioli

Terni: Monicchi; Angelini, Borghetti, Canulli, Petrucci; Lamanna, Gobbo; Lausi, Piccioli, Rizzo; Giovenali, Novelli; Natalini, Palermo, Foschi. All. De Santo Arbitro: Pecoraio (Prato)

Segnature: 7’ m. Borghetti (T), tr. Angelini (0-7); 20’ m. Pucci (S) (5-7); st. 10’ cp. Angelini (T) (5-10). Note: A disposizione per Cus Siena Giambi, Terrero Pena, Bocci, Dupré, Pieri, Buonazia, Bernardoni. Tutti i giocatori sono entrati.

Vittoria meritata per Terni di Paolo Galardi

La manovra delle due squadre risente molto della pausa natalizia, la velocità del gioco non è elevata e i molti calci di spostamento della prima parte della partita ne sono una prova. Le due mischie si equivalgono anche se Terni mostra una discreta organizzazione nelle maul. Nel secondo tempo il ritmo del gioco non decolla, il Cus Siena aumenta lentamente la pressione sulla difesa terzana, ma non cresce altrettanto nello sviluppo del gioco. Terni gioca di rimessa, rimane solida in difesa e impatta gli attacchi senesi. Buona la prova al piede dell’apertura Lamanna che ricaccia indietro la palla costringendo i bianconeri a estenuanti risalite del campo.

Le voci dello spogliatoio

I giocatori e i tecnici escono abbastanza affranti dallo spogliatoio. “Abbiamo giocato il peggior match da molto tempo a questa parte”. E’ il coro unanime. Un vecchio suiveur commenta: “Stasera sembrava di aver compiuto un salto indietro nel tempo di alcuni anni, quando la squadra non riusciva a mettere in fila quattro passaggi senza errori”. Per l’Allenatore Biagioli “la squadra ha risentito, come le capita, della lunga pausa, allungata ulteriormente dall’impossibilità di giocare, causa neve, contro Jesi. Stasera non c’era la necessaria carburazione e neppure la lucidità necessaria”. Michele Mondet, apertura, rileva “i troppi errori commessi nel match”. Andrea Bocci nota che “in settimana, comunque, il lavoro era stato complessivamente buono. Sulla partita c’è poco da dire, la vittoria di Terni è meritata”. Claudio Barone: “i nostri arrembaggi non sono stati lucidi, compromessi tra troppi errori banali”. v