Cus Siena soffre ma vince con Firenze RC (19-17)
Inizia con un successo il campionato del XV di Biagioli
BANCA CRAS CUS SIENA RUGBY – FIRENZE RC 19 -17 (4-1) CUS SIENA: Sestini, Buonazia, Maestrini L., Carmignani, Donati; Movileanu, Pieri; Mattei, Faleri, Benigni; Marzi, Montarsi; Pezzuoli, Pucci, Redzic. All. Biagioli
FIRENZE RC: Dini; Rufi, Messini, Scarpellini, Maionchi; Van Niekerk, Valente; Calandri, Stambach, Baccani; Zonta, Zannitelli; Palazzi, Caprio, Fiaschi – All. Checchi.
ARBITRO: Pecoraro (Prato)
MARCATORI: Pt. Maionchi (F) m. 5’; 7’ Mattei (S) m.; 11’ Donati (S) m. tr. Donati; 20’ Pucci (S) m. tr. Donati. St. 25’ m. Dini (F), 43’ m. Messini (F) tr. Van Niekerk. Note: Pubblico numeroso. Risultato alla fine del primo tempo 19-5.
A disposizione per Cus Siena: Giambi, Dupré de Foresta; Maestrini M., Bocci, Bartoli, Bielli, Gaggelli.
Il bellissimo colore azzurrino delle colline della Montagnola che incorniciano il Campo dell’Acquacalda contrasta in modo stridente con la polvere che i giocatori alzano nelle corsette del riscaldamento. Il campionato del Cus Siena prende avvio al cospetto di una delle squadre più esperte del girone, il Firenze RC che solo due anni fa militava in serie B, la categoria che da sempre rappresenta il sogno del rugby senese. Si tratta quindi di un test di elevato spessore che i senesi affrontano dovendo sconfiggere la doppia tradizione negativa di aver sempre perso (talvolta anche pesantemente) gli scontri diretti del passato e quella di chiudere da tempo immemorabile la prima giornata di campionato a bocca asciutta. L’inizio pare confermare le fosche previsioni. Nonostante i senesi giochino a favore di vento i fiorentini vanno in meta al 3’. Una bella apertura dell’esperto sudafricano Van Niekerk sugli sviluppi di una touche consente all’ala Maionchi - complici un paio di placcaggi sbagliati dai senesi - di depositare l’ovale oltre la linea di meta. La reazione dei padroni di casa non si fa però attendere. Passano quattro minuti e l’esperto Mattei guida da par suo una maul avanzante che travolge l’opposizione del pack ospite e consente al suo timoniere di volare in meta (5-5 al 7’). Banca Cras, col vento in poppa, continua a premere e poco dopo mette a segno una seconda segnatura, davvero di pregevole fattura, grazie a un’azione nata da una mischia, proseguita con un paio di pick and go e finalizzata dall’ala Donati che corre fino in meta. Lo stesso Donati trasforma (12-5 all’11’). I fiorentini, che possono sfruttare - a causa del vento - solo in parte le capacità balistiche dell’apertura sudafricana, tentano di risalire il campo con le mani ma i bianconeri salgono bene, chiudono i varchi e sono tonici sui punti d’incontro; anzi, tornati in attacco, vanno in meta per la terza volta grazie a un’altra maul avanzante (Pucci, 20’). La trasformazione di Donati porta i senesi sul 19-5. Il pubblico, che si attendeva un match di trincea tra due squadre ancora imballate dalla preparazione assiste invece a una partita piacevole e dal ritmo indiavolato. Anche la previsione di un match duro se non scorretto rimane fortunatamente disattesa anche grazie alla direzione di Pecoraro che per tenere sotto controllo gli animi caccia al 27’ per dieci minuti il tallonatore fiorentino Caprio. Siena approfitta della superiorità numerica per tentare di assestare il colpo decisivo. Donati viene fermato a 5 metri dalla linea di meta, come Pucci pochi istanti dopo; il progresso che sembra inarrestabile di una maul viene invece fermato dall’arbitro che ravvisa una scorrettezza bianconera. Firenze, scossa ma non travolta dalla mareggiata, riesce ad andare al riposo senza subire ulteriori segnature. E il secondo tempo potrà giocare a favore di vento: la partita è ancora ben lungi dal dirsi finita. La ripresa inizia infatti con gli azzurri che premono a testa bassa. I senesi provano a liberare al piede ma i calci si rivelano non troppo precisi e anzi in due occasioni (3’ e 8’) i rinvii di Sestini e Movileanu sono intercettati e solo i rimbalzi fortunati dell’ovale graziano i senesi. La pressione ospite non si allenta; al 12’ una penetrazione viene arrestata faticosamente a pochissimi metri dalla linea di meta. Solo intorno al 20’ il ritmo, com’era prevedibile, inizia a calare e il Cus ne approfitta per affacciarsi nella metà campo avversaria e ottenere un calcio di punizione. Il vento frena però la traiettoria del pallone calciato da Donati impedendo così ai bianconeri di arricchire il proprio carniere di tre preziosi punti (23’). La partita forse potrebbe spengersi, ma due minuti dopo una bella azione manovrata che porta Dini in meta riaccende le speranze dei fiorentini (19-10). E’ il momento decisivo del match. I senesi, in difficoltà nel gestire l’ancora cospicuo vantaggio, respingono con fatica gli assalti della cavalleria leggera fiorentina che, specie al largo, mette in difficoltà la retroguardia. Al 31’ il vascello senese, che aveva così ben veleggiato nel primo tempo, sembra sul punto di naufragare; un’offensiva sulla destra trova il fronte sguarnito e l’estremo Dini viene bloccato con grande fatica; spinti ormai più dall’orgoglio che dalle forze gli azzurri si istallano dentro i 22 senza però trovare il guizzo o la giocata vincente. In questi momenti si rivela decisiva l’esperienza di Mattei, autentico man of the match del XV di Biagioli. Solo nel recupero l’ennesimo attacco premia l’ala Messini che allunga il braccio oltre la linea bianca. Van Niekerk trasforma (19-17). Rimane da giocare pochissimo ma le due squadre sono divise da due soli punti: l’ultima offensiva fiorentina viene arginata trascinando il possessore di palla in touche. Inizia così con una vittoria sofferta ma importantissima, faccia a un avversario forte e mai domo, la navigazione in campionato dei bianconeri di Biagioli, che già domenica prossima a Bologna si troveranno di fronte un altro avversario impegnativo. Come nelle previsioni, ci sarà da lottare ogni partita.
Gabriele Maccianti
Bella sfida tra due XV di ottima qualità Un primo tempo veramente emozionante, con continui cambiamenti di fronte. La squadra fiorentina utilizza spesso il gioco al piede, per guadagnare terreno e per utilizzare la forza dei propri tre-quarti. Siena gioca sulle sue certezze, utilizzando la mischia e le maul come ottima base per sviluppare il proprio gioco. Nella touche Siena sembra più ordinata di Firenze, anche se con qualche imprecisione. Il secondo tempo vede calare il ritmo, anche se la partita rimane piacevole. Siena commette errori difensivi nel leggere le azioni offensive fiorentine, accusando gli attacchi finali degli avversari, portati ripetutamente con i tre-quarti e subisce il ritorno avversario.
Paolo Galardi