Banca Cras Cus Siena Rugby al lavoro per preparare i play off
Il 2 maggio la decisiva sfida con l’Ascoli
L’avventura dei play off interregionali della zona 3 (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria) per la promozione in serie B sta per iniziare. Questa seconda fase si svolgera in due fasi. Nella prima, Banca Cras Cus Siena, Amatori Rugby Ascoli e Stamura Rugby Ancona si sfideranno in un girone all’italiana di sola andata con questo programma: 25 aprile, Amatori Ascoli – Stamura Ancona; 2 maggio, Banca Cras Cus Siena - Amatori Ascoli (Campo sportivo Acquacalda, ore 14.30); 9 maggio, Stamura Ancona - Banca Cras Cus Siena. La squadra vincente incontrerà la terza classificata della C1 Elite, probabilmente Imola o Cus Ferrara. La vincitrice della finale interregionale accederà ai play off nazionali. E’ un successo della società, capace di schierare sul campo le under 14 e 16 - tra l’altro di buon livello tecnico - dei giocatori, che sul terreno hanno dato tutto, ma anche di un tecnico, Fulvio Biagioli. Biagioli, pratese, ex trequarti, aveva colto grandi risultati nel settore giovanile. Sotto le sue mani sono passati due giovani campioni del rugby toscano: il flanker Paul Derbyshire che, a dispetto del nome, è nato a Cecina (da padre inglese e rugbista), già nel giro della nazionale (suo lo splendido passaggio che ha consentito a Del Fava di volare in meta a Parigi) ed Edoardo Gori, giovane mediano di mischia de I Cavalieri e capitano della nazionale under 20 (e prossimo al debutto nel grande giro internazionale). Per l’allenatore pratese Banca Cras Cus Siena era un banco di prova impegnativo. La squadra, a parte l’anno in cui venne guidata da Vickers, non andava al di là di un paio di vittorie a stagione.
Fulvio, dopo tre anni di lavoro le prime grandi soddisfazioni. Cosa ti ha spinto a credere in questa scommessa?
“Mah, venne una delegazione che senza troppi giri di parole mi disse che, nel caso avessi rifiutato, c’era il rischio di chiudere l’attività della squadra seniores. In effetti il primo anno è stato difficile, ma già l’anno scorso ci siamo tolti non poche soddisfazioni”.
E tu cosa gli rispondesti?
“Non sarò io quello che farà chiudere la serie C a Siena”.
Hai mai pensato di aver perso la scommessa: specie nel primo anno, quando i risultati non venivano. Dopotutto per te allenare il Cus significa salire in auto tre o quattro volte la settimana?
“Alla base c’è la passione. E non c’è solo la domenica di gioco, anche il lavoro in allenamento può dare e dà molte soddisfazioni. E poi c’è il contatto umano. Insomma, i chilometri da Prato a Siena e viceversa non pesano”.
Cosa sai delle avversarie?
“Non molto. Da un punto di vista tecnico l’ostacolo più agguerrito pare esser l’Amatori Ascoli, compagine che ha vinto il campionato di C1 marchigiano; più abbordabile appare l’équipe di Ancona che come noi si è qualificata grazie all’assolvimento delle regole sulle giovanili”.
Cosa ti attendi ora dalla squadra?
“Partiamo dal concetto che abbiamo disputato un buon campionato, seppure con qualche errore nell’approccio di qualche partita. Ora quello che conta è da una parte fare tesoro di quello che non è andato e dall’altro sarà necessaria una grande concentrazione, fondamentale per esprimere il nostro gioco. Saranno tutte partite decisive nelle quali dovremo, se vorremo vincere, imporre il nostro gioco”.
La fondamentale sfida con l’Amatori Ascoli si giocherà su questo campo.
“Giocare in casa è senza dubbio un vantaggio, giocare su questo campo no. Purtroppo questo fondo vanifica gran parte del lavoro svolto, impedendo di sviluppare quello che prepariamo. Nuoce anche alla crescita dei giocatori, sia sul piano tecnico che su quello fisico”.
Insomma un disastro. Un tempo, neanche tanto lontano, quando il Cus era, diciamolo chiaramente, lo sparring partner, costringere gli avversari a giocare sulla sabbia limava, in parte, il gap tecnico. Ora che i bianconeri sono divenuti una squadra di qualità le cose si sono invertite.
“Basta vedere la differenza di rendimento negli allenamenti che disputiamo il giovedì a Sovicille. Raffrontiamo le due partite disputate con il Vasari Arezzo. Là su un campo perfetto una partita perentoria, qui su un terreno allentatissimo dalla pioggia, sul quale il pack non poteva spingere, un match modesto”.
Torniamo ai play off.
“La vincente del girone sfiderà poi le squadre della C1 interregionale. Si tratta di squadre attrezzate, ma che in una partita secca sono comunque affrontabili. Per chi resta in lotta il percorso sarà lunghissimo. L’ultima partita è prevista il 6 giugno”.
Il conto alla rovescia è ormai iniziato. Il due maggio, alle 14.30, il calcio d’inizio della sfida, da tutti ritenuta decisiva, per il passaggio al secondo turno dei play off. Tutti gli appassionati sono attesi al campo dell’Acquacalda per quella che si presenta come l’avventura più affascinante mai vissuta dal rugby senese.
Gabriele Maccianti