Banca CRAS CUS Siena piega Gubbio e torna alla vittoria (17-10)

Era dalla sonante vittoria di Ascoli (57-19, il 21 novembre) che il Cus Siena non riusciva più a portare a casa una vittoria. Da quel giorno quattro sconfitte consecutive avevano sloggiato la compagine senese dai piani nobilissimi della classifica ricacciandola più indietro. Come nel girone di andata la prima vittoria è venuta con Gubbio, e come all’andata è stata una vittoria faticosa. Gli umbri calano l’asso nella formazione di partenza schierando il pilone Joe McDonnel, il loro capo allenatore, come mediano di apertura. Non è il suo ruolo e gli anni un po’ si fanno sentire, ma otto presenze otto caps con la Nuova Zelanda e una carriera d’alto livello (Super 14, Premiership inglese) non sono cose da tutti. Gli umbri partono forte, cercando di imporsi nel contatto diretto. Al 3’, ottenuto un calcio di punizione a distanza non impossibile, chiedono la mischia. Il Cus, però, come si era già intravisto a Noceto, è in recupero e nel giro di pochi minuti prende il sopravvento. E’ soprattutto la maul avanzante, il carrettino, che fa male. Al 7’ una lunga progressione consente di guadagnare una trentina di metri: Pieri apre su Mondet che si getta in meta ma viene tenuto alto. L’azione si ripete tre minuti dopo, originata stavolta da una touche ai dieci metri: l’avanzamento è perfetto e Pezzuoli schiaccia in meta (5-0). Gubbio reagisce. McDonnel vuol far giocare la sua squadra e opta per aprire il gioco con lunghi passaggio che saltano il primo uomo: in un paio di occasioni, per un attimo, si materializza la superiorità al largo degli umbri. La difesa senese riesce a chiudere i varchi, ma al 16’ regala un facile calcio di punizione agli umbri che Sollevanti trasforma (5-3). E’ un bel momento del match. Sebbene il ritmo non sia vertiginoso le due squadre si fronteggiano a viso aperto con belle giocate. Al 22’ (azione nata da punizione calciata in touche), la palla viene mossa da sinistra a destra: l’ultimo passaggio, da Barone a Movileanu, è un po’ impreciso e l’ala commette un in avanti a un palmo dalla linea di meta. Passano cinque minuti e un’altra progressione consente a Perna di andare in meta per la seconda volta. Mondet trasforma (12-3). Il Cus sembra riprendere confidenza con il gioco manovrato, a un tempo potente ed elegante, che aveva destato impressione in autunno. E’ il momento migliore per gli uomini di Biagioli che continuano a premere, alternando rolling maul con giocate alla mano. Al 33’ Montarsi apre una profonda ferita nella difesa umbra, e sugli sviluppi dell’azione Chiantini viene fermato a un metro dalla linea di meta. Il volume di gioco, però non si concretizza e all’ultimo minuto Gubbio potrebbe ridurre le distanze grazie a un calcio di punizione che non raggiunge il bersaglio. La ripresa inizia con ancora Siena che affonda il pedale dell’acceleratore. Al 1’ Pezzuoli si incunea in profondità ma la sua azione non dà esiti; al 3’ Barone, dopo aver progredito in profondità, cerca un sostegno che non arriva; al 7’ la progressione del pacchetto senese supera la linea di meta ma il possessore non riesce a schiacciare. Gubbio, pur costretto a compire qualche fallo di troppo, resiste. Al 10’, quando la terza linea Marangola viene cacciato per dieci minuti dall’arbitro Signorini, sembra che la partita possa chiudersi. Invece la partita subisce un’improvvisa svolta. Siena, che gioca controvento, ha un momento di calo, e i tenaci eugubini, rinfrancati per non aver subito punti, escono dal lungo assedio. McDonnel non apre più, ma cerca, talvolta in prima persona, le percussioni. Nonostante gli anni si vede la personalità di un giocatore di calibro. E’ il momento migliore dei ‘lupi’ che prima ottengono tre calci di punizione (non sfruttati a dovere), poi con una bella maul avanzante vanno in meta con il pilone Paeselli (25’). Cecilioni trasforma e la partita torna in bilico (12-10). La speranza degli umbri di poter capovolgere il match durano però pochi attimi. Rabbiosamente, il Cus si proietta in avanti; da Pieri l’ovale viene trasmesso a Mondet, che crea il soprannumero sulla sinistra; il mediano trasmette la palla al capitano Barone che la riceve lanciato in velocità: meta. Grazie a questa bella segnatura Banca Cras allunga di nuovo (17-10), questa volta definitivamente. Negli ultimi minuti, gli uomini di Biagioli, cercano, senza successo la quarta segnatura che darebbe diritto al punto aggiuntivo di bonus. Non vi riescono, ma il pubblico, non numeroso come nelle ultime occasioni, tributa loro un meritato applauso. Pur con qualche pausa e qualche errore di troppo i bianconeri sono tornati alla vittoria, piegando un avversario tenace e volitivo.

Gabriele Maccianti

CUS SIENA: Sestini, Movileanu, Carmignani, Barone, Chiantini; Mondet, Pieri; Maestrini, Perna, Benigni; Montarsi, Faleri; Redzic, Pucci, Pezzuoli. All. Biagioli

RUGBY GUBBIO: Bombardini; Scalamonti, Cecilioni, Sollevanti; McDonnel, Bossi; Merangola, Rossi, Grassellini; Castellini, Micale; Pauselli, Fiorucci, Bossi. All. Cecilioni.

ARBITRO: Gianluca Signorini (Abbadia San Salvatore)

SEGNATURE: Pt. 10’ m. Pezzuoli (S) 5-0; 16’ cp. Sollevanti (G) 5-3; 27’ m. Perna (S), tr. Mondet 12-3; St. 25’ m. Pauselli (G), tr. Cecilioni 12-10; 27’ m. Barone (S) 17-10.

NOTE: A disposizione per Siena: Giambi, Marzi, Dupré de Foresta; (entrati); Terrero Pena, Buonazia, Gaggelli, Bocci.

La nota tecnica

Un buon primo tempo

Il ritmo della prima frazione è buono e si assiste a continui capovolgimenti di fronte. La squadra senese costruisce il proprio gioco con il pacchetto di mischia, che dimostra solidità nella mischia chiusa e nelle maul, creando grossi problemi agli avversari incapaci di arrestarne l’avanzata. Gubbio fa girare molto la palla al largo senza creare pericoli alla difesa senese. Nel secondo tempo Siena aumenta il volume di gioco e la pressione sulla difesa eugubina. Il gioco di mischia rimane saldo nelle mani dei giocatori bianconeri, che si rendono pericolosi utilizzando anche i tre quarti. La formazione ospite accusa un calo fisico non rinunciando comunque ad attaccare. Nell’ultima parte di gara il ritmo cala e di conseguenza anche lo sviluppo del gioco di entrambe le formazioni.

Paolo Galardi

Dallo spogliatoio

Soddisfazione contenuta nello spogliatoio senese. Fulvio Biagioli: “Ci è mancata la continuità, abbiamo disputato un primo tempo a sprazzi, nel quale sono andate bene le touche e i raggruppamenti. Purtroppo per qualche errore di troppo sono state vanificate alcune buone occasioni che ci avrebbero consentito di chiudere con un vantaggio più marcato. Nel secondo tempo, disputato controvento, è calata la lucidità. Tuttavia abbiamo vinto e questo era importante”. Maestrini: “Il momento decisivo è stata la nostra reazione alla loro meta. Eravamo stanchi; il duello in mischia si era fatto sentire. Ma nel momento in cui erano più tonici siamo riusciti a segnare la meta con Barone. Parole di apprezzamento per la mischia umbra vengono da Denis Redzic. “E’ stato un duello impegnativo, spingevano forte e sapevano anche qualche ‘birbata’. Evidentemente il lavoro di McDonnel si è fatto sentire. Leonardo Sestini: “Si vede anche dallo sguardo che ha giocato ad alti livelli. Pur impiegato fuori ruolo ha dimostrato di saper calciare e di conoscere, eccome, tutti i fondamentali”. Michele Mondet: “Una partita migliore rispetto alle ultime disputate. Forse la lunga serie di vittorie ci aveva illusi. Invece bisogna sempre lottare con umiltà. Possiamo tornare a guardare alla prossima trasferta con fiducia”.

Gabriele Maccianti