Banca Cras passa a Jesi (14-8)

Bella vittoria al termine di un match combattutissimo a Jesi

Jesi – Iniziamo dal finale. Banca Cras difende con i denti l'esiguo vantaggio. Si gioca da oltre 44' minuti (alcune interruzioni hanno costretto l'arbitro al recupero); punizione per Jesi sul limite destro del campo. I marchigiani giocano la palla velocemente, non c'è tempo da perdere: due passaggi verso il centro, verso il pilone Marzioli: alla sua destra un deserto (senese) quattro attaccanti contro un solo difensore. L'affanno, però, è un pessimo consigliere. Marzioli, da brava prima linea, va dritto: il difensore senese lo blocca; la palla è persa. Mischia per Siena. E' la fine. Il XV di Biagioli ottiene così la sesta vittoria consecutiva su sei partite disputate. Una partita dal valore doppio, contro una delle più accreditate pretendenti alla promozione. Per i padroni di casa questa partita rappresenta un vero spareggio per continuare ad alimentare le speranze di promozione: due passi falsi casalinghi - una sconfitta con Firenze RC e un pareggio con Terni - hanno fatto rotolare il XV marchigiano dal primo al quarto posto della graduatoria. La piccola tribuna coperta dell'impianto è quasi colma: Jesi, città di campioni dello sport (Trillini, Vezzali, Mancini: bisogna continuare?), è anche la capitale ovale delle Marche. I bianconeri iniziano col piglio della prima della classe e già dopo 3' vanno vicinissimi alla meta. Una bella rolling maul consente a Mondet di incunearsi nella difesa avversaria ma il passaggio decisivo è inficiato da un piede sopra la linea bianca. Dopo lo scampato pericolo Jesi viene fuori pian piano. Il campo, gibboso e fangoso, non consente grandi giocate; i rimbalzi dell'ovale, se si vuole, sono ancora più imprevedibili del normale. Proprio da un errore provocato dal fondo nasce l'azione della prima meta senese. Mischia per i senesi sulla linea dei 22 all'altezza dei pali: l'ovale esce velocemente, Mondet calcia un grubber per favorire la corsa di Buonazia; l'ala raccoglie, resiste al placcaggio e schiaccia in meta. Mondet trasforma da posizione difficile (7-0). Jesi prova a reagire ma la difesa di Siena sale bene e copre i varchi. Neppure l'espulsione temporanea di Carmignani (stamping, 33') modifica l'inerzia del match. Anzi, è Siena che si fa pericolosa con una rolling maul negli ultimi momenti di gioco. La ripresa è completamente diversa. Jesi torna in campo determinatissima. Al 1' Iacob centra i pali su punizione; il rientro di Carmignani non modifica l'andamento della partita. Jesi si affida a un gioco sicuro: le cariche delle possenti terze linee fanno male; l'estremo Feliciani, pur acciaccato, dirige il gioco con certezza. Siena soffre, e molto, Il pubblico, numeroso e corretto, incita a gran voce la squadra. La palla non esce dai 22 senesi; la capitolazione, nell'aria, avviene al 16' quando la terza linea Liberatore depone al di là della linea bianca una progressione inarrestabile del pack. Iacob fallisce la trasformazione da facile posizione (8-7). Banca Cras deve reagire, e approfittando di un inevitabile calo dei padroni di casa, riesce a rifarsi sotto. Con una zampata. 26': un contrattacco di Buonazia guadagna metri metri preziosi; due raggruppamenti; Pieri trova un varco e segna. Banca Cras torna a condurre (14-8). Jesi, ovviamente, non ci sta; e si riversa in avanti a testa bassa, con una determinazione furiosa non supportata però dalla necessaria lucidità. La difesa di Banca Cras è affannosa; e i bianconeri si salvano anche a grazie a qualche errore nella trasmissione, a qualche scelta infelice. I minuti trascorrono lentissimi, ma inesorabili. Fino alla conclusione. Grande, ovviamente, la soddisfazione del gruppo senese. Mai la squadra senese era volata così in alto. Bisogna rimanere concentrati e, significativamente Antonio Cinotti dedica la vittoria a Mirko Monaci, scomparso un anno fa. La partita sarà trasmessa da Sienatv (canale 682 del digitale terrestre) mercoledì prossimo alle 21.00.

Gabriele Maccianti

JESI 1970 – BANCA CRAS CUS SIENA RUGBY 8- 14 (1-4)
JESI 1970: Feliciani; Pesarini, Piccinini, Cappuccini, Marinelli; Iacob, Fagioli; Albani, Piergirolami, Liberatore; Quaresima, Santoni; Paparelli, Naveo, Marzioli. All. Montesi.
CUS SIENA RUGBY: Sestini; Buonazia, Carmignani, Bernardoni, Movileanu; Mondet, Pieri; Maestrini, Faleri, Benigni; Maestrini, Faleri, Benigni; Montarsi, Marzi; Redzic, Pucci, Pezzuoli. All: Biagioli.
ARBITRO: Giorgetti (Pesaro) MARCATORI: 19' m. Buonazia (S) tr. Mondet; St, 1' cp. Iacob (J); 16' m. Liberatore (J); 26' m. Pieri (S) tr. Mondet. NOTE: Spettatori 150; A disposizione per Cus Siena: Giambi, Terrero Pena, Dupré, Bocci, Galasso, Gaggelli, Bertolozzi (tutti i giocatori sono entrati). Risultato alla fine del primo tempo 7-0 per Cus Siena.

La nota tecnica

Partita avvincente ed emozionante Una partita emozionante, giocata a viso aperto da entrambe le formazioni. Jesi-Siena non ha tradito le aspettative dei tifosi. Il primo tempo inizia un po' a rilento, entrambe le squadre si studiano e nessuna delle due sembra prevalere sull’altra. La lotta tra i due puck è avvincente, poichè entrambi sono molto solidi e di esperienza. I marchigiani impostano le loro giocate sull’aggressività difensiva, aumentando piano piano l’intensità del gioco. L’uso del piede contraddistingue il gioco delle due compagini, che lo utilizzano per guadagnare terreno, perché nel gioco alla mano non riescono a penetrare, grazie all’ottima organizzazione delle difese. La seconda frazione vede aumentare il ritmo del gioco fin dall’inizio, con Jesi che controlla il campo e porta una notevole pressione sulla linea difensiva cussina. I giocatori di Biagioli sembrano aver perso la tranquillità, affrettando le giocate e commettendo qualche errore di troppo nella gestione del pallone. Ma i bianconeri sono una grande squadra, perchè nel momento di difficoltà rialzano la testa e giocano di nuovo, partendo dalla difesa, inducendo in errore i tenaci padroni di casa. Jesi commette troppi errori in attacco, mentre Siena, cinica come al solito, sfrutta al meglio il suo unico attacco nella ripresa. Entrambe le squadre meriterebbero l’alloro del vincitore, ma i marchigiani sbagliano troppo, lasciando i quattro punti alla capolista.

Paolo Galardi