Sotto la neve Banca CRAS CUS Siena cede a Forlì (21-12)
Troppe punizioni concesse ai romagnoli
Forlì – I biancorossi partono con grande convinzione: sul loro terreno sono un formazione temibile, che ha ceduto di stretta misura solo contro Amatori Parma e Noceto. Il Cus Siena invece inizia la partita contratto: non ha potuto, infatti, completare il riscaldamento. Il pullman è arrivato in ritardo, modificando il percorso a causa della neve che cade sull'Appennino. A dir la verità anche qui, in pianura, il cielo non promette niente di buono. L'ardore dei romagnoli mette il Cus in affanno; i padroni di casa, più 'leggeri' dei senesi, muovono con una certa efficacia la palla alternando giocate alla mano a calci di spostamento, sfruttando le doti del mediano d'apertura Balzani, che dispone di un piede preciso e una buona visione di campo. Per contro, il triangolo allargato senese non riesce ad adeguarsi e in più di un'occasione viene colto di sorpresa. Il terreno è pesante, ma per ora tiene. Per difendersi i bianconeri sono costretti a compiere numerosi falli (“gratuiti”, dirà Biagioli a fine partita). Al 6', proprio in virtù di una punizione, Giardini porta in vantaggio i suoi (3-0). La fisionomia del match non muta. L'inerzia della partita è sempre a favore dei padroni di casa e al 18' un ennesimo fallo consente e Giardini di allungare ulteriormente (6-0). I forlivesi tentano anche l'opzione, spettacolare, del calcio passaggio sull'ala Marzocchi: due azioni così concepite vengono vanificate dalla difesa senese. Lentamente il Cus Siena inizia a uscire dalla trincea. Intorno al 30' entra nei 22 avversari. Passano nove minuti e i senesi colpiscono. Touche: la palla viene vinta. La maul avanza e fa danni. Pieri apre a Mondet che trova un varco e si incunea in profondità; a pochi metri dalla linea di meta evita, con un calcetto, l'opposizione di un difensore, e schiaccia l'ovale. Donati trasforma e il Cus si trova in vantaggio (6-7). Il riposo è vicino, ma un fallo consente al solito Giardini di riportare dalla piazzola i romagnoli in vantaggio (9-7). Ripresa. Il nevischio si trasforma in neve e le condizioni del terreno peggiorano sempre più. La crescita di Siena, tuttavia, fa ben sperare. I romagnoli comunque lottano e all'8' trovano la soluzione: un calcio teso, quasi rasoterra, di Balzani viene inopinatamente stoppato da una pozzanghera: Balzani che ha seguito la palla precede i difensori senesi, raccoglie l'ovale e segna. Giardini trasforma (16-7). Banca Cras cerca di riprendersi la partita. In particolare è Dupré, entrato nella ripresa, a farsi strada con poderose penetrazioni. Al 24' i bianconeri ottengono una punizione da 40 metri, centrale. Si sceglie di giocare: ma la scelta non si rivela azzeccata. Viene perso il possesso dell'ovale e Forlì avanza. Ottiene una mischia in avanzamento: nessuno sorveglia il corridoio destro e l'ala Benvenuti ne approfitta per involarsi in meta. (25', 21-7). Rimane un quarto d'ora e 14 punti da recuperare. Troppi. Comunque i senesi ci provano. Al 35' un calcio in profondità di Mondet viene, anch'esso, stoppato da una pozzanghera. Carmignani ci crede e schiaccia in meta precedendo di un attimo l'estremo Giardini (21-12). Ormai i giocatori sono irriconoscibili, coperti dal fango: sembra un'immagine rediviva del rugby del tempo che fu. Si chiude così. I romagnoli, autori di una prova ordinata, si impongono, in definitiva meritatamente, su un Cus Siena la cui prova è stata troppo condizionata da un pessimo inizio, da qualche episodio negativo e da alcune punizioni di troppo concesse agli avversari.
Gabriele Maccianti
FORLI' 1979 – BANCA CRAS CUS SIENA RUGBY 21-12 (9-7) FORLI' 1979: Giardini; Marzocchi, Santinicchia, Asioli, Benvenuti; Balzani, Di Criscio; Biondo, D'Agostino, Mercuria; Temeroli, Berti; Rossi, Magnani, Valgiusti. All. D. Balzani. CUS SIENA RUGBY: Movileanu; Donati, Carmignani, Bernardoni, Gaggelli; Mondet, Pieri; Maestrini, Buonazia, Bocci; Faleri, Marzi; Giambi, Pezzuoli, Redzic. All. Biagioli. ARBITRO: Grandi SEGNATURE: Pt. Giardini (F) cp. 6' e 18'; 39' m Mondet (S) tr. Donati, 41' cp. Giardini (F). St. 8' m. Balzani (F) tr. Giardini; 25' m. Benvenuti (F) tr. Giardini, 35' m. Carmignani (S). NOTE: A disposizione per Siena: Terrero Pena, Mozzini, Galasso, Mazzuoli, Dupré, Chiantini, Sestini. Tutti entrati nella ripresa.
La nota tecnica
Nel primo tempo i padroni di casa conducono il gioco, pressando costantemente la buona difesa senese, capitalizzando le punizioni assegnateli conseguentemente alle infrazioni commesse dagli ospiti. I due puck si sono equivalsi sia nelle fasi di gioco aperto e nelle maul che nella mischia chiusa. Forlì ha dimostrato un gioco più fluido sui tre-quarti, agevolato anche dai buoni calci di spostamento del mediano di apertura che hanno colto di sorpresa il triangolo difensivo bianconero. Nella seconda frazione di gara Siena inizia a giocare anche in attacco, muovendo la palla con i propri tre quarti, creando azioni offensive anche con alcune giocate al piede. Le due mischie continuano a fronteggiarsi in modo equilibrato, senza che nessuna prenda il sopravvento sull’altra. I biancorossi rimangono comunque attenti in difesa, comunque senza riunciare ad attaccare.
Paolo Galardi
Dallo spogliatoio
Soddisfazione contenuta nello spogliatoio senese. Fulvio Biagioli: “Ci è mancata la continuità, abbiamo disputato un primo tempo a sprazzi, nel quale sono andate bene le touche e i raggruppamenti. Purtroppo per qualche errore di troppo sono state vanificate alcune buone occasioni che ci avrebbero consentito di chiudere con un vantaggio più marcato. Nel secondo tempo, disputato controvento, è calata la lucidità. Tuttavia abbiamo vinto e questo era importante”. Maestrini: “Il momento decisivo è stata la nostra reazione alla loro meta. Eravamo stanchi; il duello in mischia si era fatto sentire. Ma nel momento in cui erano più tonici siamo riusciti a segnare la meta con Barone. Parole di apprezzamento per la mischia umbra vengono da Denis Redzic. “E’ stato un duello impegnativo, spingevano forte e sapevano anche qualche ‘birbata’. Evidentemente il lavoro di McDonnel si è fatto sentire. Leonardo Sestini: “Si vede anche dallo sguardo che ha giocato ad alti livelli. Pur impiegato fuori ruolo ha dimostrato di saper calciare e di conoscere, eccome, tutti i fondamentali”. Michele Mondet: “Una partita migliore rispetto alle ultime disputate. Forse la lunga serie di vittorie ci aveva illusi. Invece bisogna sempre lottare con umiltà. Possiamo tornare a guardare alla prossima trasferta con fiducia”.
Gabriele Maccianti